Moschea di Kasim Pasha
Pécs è amata dai turisti per la sua architettura ben conservata dell'era ottomana. Tra queste, la Moschea di Kasim Pasha in Piazza Széchenyi è una delle reliquie più famose, successivamente convertita in chiesa cristiana. Un altro sito da non perdere è la Moschea di Yakovali Hassan Pasha, che conserva le parti più intatte dell'antica architettura islamica dell'Ungheria. Ancora oggi, i musulmani locali la visitano durante il Ramadan.
Quartiere Culturale Zsolnay
Nel 2010, Pécs è stata premiata con il titolo di 'Capitale Europea della Cultura'. Per celebrare questo onore, la vecchia fabbrica e i terreni circostanti della famiglia Zsolnay sono stati rinnovati e un nuovo centro esperienziale è stato aggiunto. Questo permette ai visitatori di ottenere una comprensione più completa della storia e della cultura della città.
Piazza Széchenyi
Piazza Széchenyi si trova nel centro della città di Pécs, una città meridionale dell'Ungheria, ed è intitolata al poeta ungherese István Széchenyi. La piazza conserva molti edifici del periodo ottomano turco, il più famoso dei quali è la Moschea di Pasha Qasim. Tuttavia, dopo l'indipendenza dell'Ungheria, questa moschea non fu distrutta ma fu convertita in una chiesa cristiana. La piazza presenta anche la Statua della Santissima Trinità e la Statua di Hunyadi, ed è circondata da edifici come il governo della contea e il municipio.
Palazzo del Vescovo
Nel XV secolo, fu costruito un bastione come parte del sistema difensivo del Palazzo di Pécs. Oggi è aperto ai visitatori per visite guidate. Stando sulle mura di pietra del bastione, si può ammirare il Palazzo del Vescovo e vedere il maestoso Municipio attraverso le finestre. Sul balcone a ovest del Palazzo del Vescovo, c'è una statua del grande musicista ungherese Liszt. Nel 1846, fu invitato dal vescovo a Pécs, dove compose un pezzo e formò un legame indissolubile con la città. Il rilievo in bronzo sulla porta principale della cattedrale raffigura storie dell'Antico Testamento della Bibbia: la leggenda della Torre di Babele, che mira a spiegare perché ci sono lingue e razze diverse nel mondo.